La heatmap sulla privacy dei dati

Gli internauti europei hanno il controllo dei loro dati?

Gli europei sono uniti nel pensare che la privacy dei dati sia importante, in particolare gli ungheresi che la ritengono estremamente importante. La Danimarca è il Paese in cui, invece, viene data meno importanza alla privacy. Eppure solo poco più della metà di tutti gli intervistati (52,3%) sente di avere il controllo sulle organizzazioni che hanno accesso ai loro dati personali.

Nella nostra mappa interattiva, con la ricerca di Kaspersky su un campione di 8.000 persone provenienti da nove paesi europei, diamo una visione completa delle abitudini degli utenti di internet e del grado di consapevolezza in merito a privacy e condivisione dei dati.

1. L'importanza della privacy dei dati

Quanto è importante la privacy dei dati per gli utenti di internet in Europa?

Shaded hexagon
Map 1 barometer Repubblica Ceca Ungheria Italia Portogallo Spagna Francia Danimarca Germania Regno
Unito
Heat map one
95% Dice che la privacy dei dati è importante
52% Crede di avere il controllo sulle organizzazioni che hanno accesso ai loro dati personali
8 su 10 Sono preoccupati che i loro dati personali cadano nelle mani sbagliate
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Repubblica Ceca

8.6 = la privacy dei dati è meno importante

Solo il 43% degli abitanti della Repubblica Ceca pensa di avere il controllo dei propri dati personali, una delle percentuali più basse in Europa. Di conseguenza, è anche il paese che ha meno fiducia nel proprio governo per quanto riguarda il trattamento dei dati personali (31%).

  • Con il 22% è anche il paese che ha meno fiducia nei confronti di Amazon, contro il 72% dell'Italia
  • Il 60% è propenso ad "accettare tutti i cookie" quando naviga su un sito web e ha fretta
  • Il 56% dichiara di non essere preoccupato per la privacy dei suoi dati personali.
52%

Il 52% è disposto a far monitorare il proprio comportamento online per convenienza generale - la percentuale più alta di tutti i paesi coinvolti

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Ungheria

9.5 = La privacy dei dati è molto importante

L'Ungheria dà la massima importanza alla privacy dei dati con il 98%, ma ha anche la forte sensazione di non avere il controllo dei propri dati personali (61%) - la seconda più alta in Europa.

  • Il 47% è preoccupato che i dati vengano rubati e usati male
  • Solo il 38% si fida del proprio governo per il trattamento dei dati personali, contro il 67% della Danimarca
  • Gli ungheresi hanno più fiducia di Google (50%) e Amazon (40%)
95%

Il 95% condividerebbe alcuni dati personali con i siti web in cambio di servizi digitali gratuiti

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Italia

9.1 = la privacy dei dati è molto importante

La privacy dei dati è molto importante per il 97% degli italiani. L'Italia ha anche la percentuale più alta di utenti che ritiene di avere il controllo sui propri dati (63%).

  • Gli italiani si fidano maggiormente di Amazon (72%) e Google (62%) per quanto riguarda il trattamento dei dati.
  • Solo il 53% degli italiani affiderebbe i propri dati personali al governo
  • Il 54% non è preoccupato che i propri movimenti online vengano tracciati in quanto "non ha nulla da nascondere" - la percentuale più alta di tutti i paesi coinvolti.
73%

Il 73% dichiara di non essere preoccupato per la privacy dei propri dati personali

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Portogallo

9.2 = la privacy dei dati è molto importante

Il 96,8% crede che la privacy dei dati sia molto importante - la percentuale più alta in Europa. Tuttavia, il Portogallo, con il 46%, è il paese con la percentuale più bassa di chi ritiene di avere il controllo sui propri dati, superiore solo alla Francia (35%) e alla Repubblica Ceca (43%).

  • Il 73% dei portoghesi è preoccupato che le organizzazioni abbiano troppe informazioni sul loro conto
  • Il Portogallo è il paese che si fida meno di Facebook (21%)
  • Solo il 13% non è preoccupato per la privacy dei dati personali - contro il 76% degli italiani che invece si preoccupa
94%

Il 94% teme che i propri dati personali cadano nelle mani sbagliate contro il 77% in Germania e Danimarca.

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Spagna

9.0 = La privacy dei dati è importante

Poco più della metà (55%) pensa di avere il controllo sui propri dati personali, ma l'88% sarebbe disposto a condividerli in cambio di servizi digitali gratuiti

  • L'81% è preoccupato che i propri dati vengano rubati e usati in modo malevolo
  • Amazon è l'organizzazione di cui si fida di più per quanto riguarda la privacy dei dati (59%)
  • Il 59% accetta tutti i cookie e il 31% usa la stessa password su molti siti.
91%

Il 91% è preoccupato che i propri dati personali cadano nelle mani sbagliate

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Francia

8.6 = la privacy dei dati è poco importante

I francesci ritengono di non avere il controllo sulla privacy dei propri dati, e hanno il livello più basso di fiducia nei confronti di qualsiasi organizzazione per il trattamento dei dati personali.

  • Il 35% pensa di avere il controllo su quante organizzazioni hanno accesso ai dati personali - contro il 61% dell'Ungheria
  • Solo il 36% si fida del proprio governo per la sicurezza dei propri dati - la percentuale più bassa di tutti i paesi coinvolti
  • L'85% è preoccupato che i propri dati personali cadano nelle mani sbagliate
26%

Il 26% è disposto a permettere alle aziende di monitorare il proprio comportamento online in cambio di annunci personalizzati - la percentuale più bassa in Europa

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Danimarca

8.5 = il paese in cui la privacy dei dati viene considerata meno importante

La Danimarca è il paese che da meno importanza alla privacy, forse perché è anche il paese meno preoccupato che i dati finiscano nelle mani sbagliate (77%).

  • I danesi sono il popolo che ha maggiore fiducia nel proprio governo per quanto riguarda il trattamento dei dati personali (67%)
  • Il 50% è preoccupato che le aziende abbiano troppe informazioni sul loro conto
  • I danesi sono meno disposti a consentire che il loro comportamento online venga monitorato in cambio di prodotti scontati o gratuiti
35%

I danesi sono i più propensi ad usare la stessa password su molti siti - la percentuale più alta in Europa.

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Germania

8.5 = la privacy dei dati è meno importante

Con il 77% la Germania è il paese che si preoccupa meno, insieme alla Danimarca, che i propri dati cadano in mani sbagliate. Atteggiamento in linea con il fatto che si tratta della nazione che ha la percentuale più bassa quando si tratta di importanza dei dati.

  • I tedeschi sono meno disposti a consentire alle aziende di monitorare il loro comportamento online in cambio di regali - insieme alla Danimarca (31%)
  • Il 38% non si preoccupa del fatto che il proprio comportamento online venga monitorato perché dice di non avere nulla da nascondere
  • Il 50% - la percentuale più bassa in Europa - dichiara che di solito "accetta tutti i cookie" se serve ad accedere a tutti i contenuti del sito web
85%

L'85% è disposto a condividere dati personali in cambio di servizi digitali gratuiti - il più basso in Europa

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Regno Unito

8.7 = la privacy dei dati è importante

Nonostante il 94% crede che la privacy dei dati sia importante, molti utenti nel Regno Unito non credono di avere il controllo su di essa - solo il 56% pensa di avere il controllo sul numero di organizzazioni che ha accesso ai dati personali.

  • Il 52% affiderebbe con fiducia i propri dati personali al governo del suo paese
  • Uno dei paesi meno propensi al monitoraggio da parte delle aziende del proprio comportamento online in cambio di servizi digitali gratuiti (35%)
  • Il 30% usa la stessa password su diversi siti web o app
63%

Il 63% accetta tutti i cookie di un sito web se ha fretta - la percentuale più alta in Europa.

2. La privacy dei dati e la pandemia COVID-19

Condivideresti i tuoi dati sanitari o di geolocalizzazione per avere maggiore libertà post-COVID 19?

Shaded hexagon
Map 1 barometer Repubblica Ceca Ungheria Italia Portogallo Spagna Francia Danimarca Germania Regno
Unito
Heat map one
7 su 10 sono disposti a fornire dati sanitari e di geolocalizzazione per acquisire maggiore libertà post-COVID
45% Fornirebbe dati sanitari e di geolocalizzazione per aiutare il proprio paese a superare la crisi da COVID-19
6 su 10 Non sarebbero contenti se il loro datore di lavoro installasse un software di monitoraggio delle attività sui loro computer aziendali per continuare a lavorare da remoto
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Repubblica Ceca

I viaggi all'estero sono un incentivo molto più alto (34%) per condividere i dati personali rispetto ad attività come andare al ristorante o al bar (22%).

  • Quasi uno su cinque condividerebbe i propri dati sanitari per partecipare ad un evento dal vivo
  • Il 50% non è d'accordo a consentire al proprio datore di lavoro di installare un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio computer mentre lavora a distanza
45%

Il 45% è pronto a condividere informazioni personali per aiutare il proprio paese a superare la pandemia COVID-19

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Ungheria

Gli ungheresi sono disposti a condividere le proprie informazioni sanitarie per tornare nei centri commerciali (28%), la percentuale più alta in Europa, in netto contrasto con il Portogallo (8%).

  • Il 43% è disposto a condividere queste informazioni per aiutare il proprio paese a superare la crisi di COVID 19
  • Uno su quattro è disposto a condividere i propri dati per andare in vacanza all'estero
41%

Il 41% accetterebbe l'installazione di un software di monitoraggio remoto per non perdere il lavoro e non infastidire il proprio datore di lavoro - secondo solo alla Spagna (43%)

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Italia

Gli italiani, con il 54%, sono al secondo posto in Europa per disponibilità a condividere informazioni sanitarie personali necessarie per aiutare il proprio paese a superare la COVID - secondi solo al Portogallo (58%).

  • Quasi un italiano su quattro condividerebbe i propri dati personali pur di tornare a partecipare ad un grande evento
  • Il 50% non sarebbe contento se il proprio datore di lavoro installasse un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio computer
36%

Il 36% condividerebbe i propri dati sanitari personali per viaggiare all'estero - la percentuale più alta in Europa.

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Portogallo

Con il 58%, i portoghesi sono i più propensi a condividere informazioni sanitarie personali per superare la pandemia di COVID-19, contro il 32% della Francia. Al contrario, sono i meno propensi a condividere i dati personali semplicemente per partecipare a grandi eventi, fare shopping o viaggiare.

  • Uno su dieci fornirebbe i dati sanitari personali per tornare al ristorante
  • Solo il 9% condividerebbe i propri dati per andare in un centro commerciale - contro il 28% degli ungheresi
  • Il 39% crede che il proprio datore di lavoro abbia installato un software di monitoraggio del lavoro da remoto sul proprio computer aziendale
13%

Il 13% sarebbe disposto a fornire i dati sanitari personali per partecipare ad un grande evento

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Spagna

Quasi la metà (48%) è disposta a condividere i propri dati sanitari personali per aiutare il proprio paese a superare il COVID-19, ma solo il 14% è disposto a condividerli per altre attività, come andare al ristorante o al bar.

  • Solo il 13% è disposto a condividere i dati sanitari personali per tornare nei centri commerciali
  • Il 43% sarebbe insoddisfatto se il datore di lavoro installasse un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio pc mentre lavora da casa, ma lo accetterebbe per non perdere il lavoro
25%

Il 25% condividerebbe i dati sanitari personali per andare in vacanza all'estero

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Francia

Solo il 32% è disposto a condividere i dati sanitari personali per aiutare il proprio paese a superare la pandemia COVID-19 - la percentuale più bassa in Europa, in contrasto con Portogallo (58%) e Italia (54%).

  • Il 20% è disposto a condividere questi dati per partecipare ad un grande evento
  • Il 28% fornirebbe questi dati per andare in vacanza all'estero
59%

Il 59% dice di essere sicuro che il proprio datore di lavoro non abbia installato un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio computer - la percentuale più alta in Europa.

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Danimarca

Solo il 26% dei danesi è disposto a condividere le informazioni sanitarie personali o di geolocalizzazione per andare in vacanza all'estero, una delle percentuali più basse in Europa e molto più bassa rispetto al 36% dell'Italia.

  • Il 48% è disposto a condividere questi dati per aiutare il proprio paese a superare la pandemia di COVID-19
  • Solo uno su quattro condividerebbe i dati personali per tornare in un ristorante o bar
  • Il 25% condividerebbe i propri dati per poter partecipare ad un grande evento
66%

Il 66% dei danesi non sarebbe contento se il proprio datore di lavoro installasse un software di monitoraggio delle prestazioni suil proprio computer - i più contrariati in Europa.

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Germania

I tedeschi (27%) sono secondi solo agli inglesi (28%) quando di tratta di acconsentire a dare l'accesso ai propri dati sanitari per tornare in un ristorante o bar post-COVID.

  • Il 40% condividerebbe le proprie informazioni sanitarie personali per aiutare il proprio paese a superare la pandemia
  • Il 23% condividerebbe queste informazioni per andare in un centro commerciale o partecipare ad un grande evento
31%

Il 31% accetterebbe che il proprio datore di lavoro installasse un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio computer per non perdere il lavoro - la percentuale più bassa in Europa.

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Regno Unito

Il Regno Unito è il paese più propenso a dare accesso ai propri dati sanitari o di geolocalizzazione per tornare in un ristorante o bar (28%) - in Portogallo solo il 10%.

  • Il 31% sarebbe felice di fornire questi dati per andare in vacanza all'estero
  • Il 45% è disposto a fornire i dati per aiutare il Regno Unito a superare la pandemia COVID-19
  • Il 46% non pensa che il proprio datore di lavoro abbia installato un software di monitoraggio delle prestazioni sul proprio computer/laptop
26%

Il 26% sarebbe disposto a condividere i propri dati sanitari personali per partecipare a grandi eventi - la percentuale più alta in Europa.